Pubblicato il 7 marzo 2018
, da Francesco Ambrosino
La natura è da sempre ispirazione per scienziati, studiosi, ingegneri e architetti, che hanno tratto nel corso dei secoli spunti per creare nuovi oggetti, dispositivi, edifici e strutture varie. Questo processo è denominato biomimetica.
L'idea alla base di questo studio è l'individuazione nell'operato di Madre Natura una guida, un modello da seguire per il progredire dell'umanità.
La biomimetica ha applicazioni pratiche in moltissimi contesti, compreso l'arredamento e l'interior design.
Indice degli argomenti di questo articolo:
Come accennato all'inizio dell'articolo, sono secoli che scienziati e tecnici operanti in vari campi si ispirano alla natura per progettare e creare manufatti, e forse il primo di cui abbiamo documentazione è stato Leonardo Da Vinci.
Nella progettazione delle sue macchine volanti, infatti, Leonardo si ispirò agli uccelli, alle loro ali, cercando di replicarne forma e movimenti.
Successivamente, per perfezionare quanto fatto da Leonardo Da Vinci secoli prima, i fratelli Wright si ispirarono al volo dei piccioni, riuscendo nell'impresa.
Più recentemente, la Mercedes-Benz ha progettato la prima Bionic-car ispirandosi ad un particolare pesce tropicale, il boxfish, che presenta una resistenza al flusso dell'acqua superiore anche a quello dei pinguini, rendendolo più agile e veloce.
Purtroppo, il progetto è rimasto un prototipo.
In Giappone, Paese che per diversi decenni è stato all'avanguardia nel campo dell'innovazione tecnologica, è stato realizzato un treno ad alta velocità ispirato al becco del Martin Pescatore, un uccello di piccole dimensioni che vive a ridosso dei fiumi e si nutre di pesci.
Il treno, che si chiama Sinkansen, inizialmente aveva un grosso problema, era troppo rumoroso, soprattutto quando entrava in galleria.
L'ingegnere Eiji Nakatsu, effettuò una modifica al muso del treno, modellandolo sulla forma del becco del Martin Pescatore, capace di entrare in acqua e catturare un pesce senza produrre molti spruzzi.
In questo modo, ha ottenuto un treno più silenzioso, più veloce e con consumi inferiori.
L'Eastgate Centre di Harare, nello Zimbabwe, è forse il più interessante esempio di architettura biomimetica al mondo.
Si tratta di un edificio progettato dall'architetto Mick Pearce, che ospita un centro commerciale e numerosi uffici, sprovvisto di sistemi di raffreddamento o riscaldamento tradizionali.
Alla base del progetto c'è lo studio dei termitai (nido costruito dalle termiti), che presentano dei tunnel grazie ai quali la temperatura si autoregola, rimanendo costante.
Questo sistema interno di ventilazione è stato replicato nella progettazione e costruzione dell'Eastgate Center.
In questo modo, l'edificio, molto grande e molto frequentato, riesce a raffreddarsi o riscaldarsi, a seconda della temperatura esterna, risparmiando circa il 10% di energia rispetto ad un edificio di uguali dimensioni.
I principi della biomimetica applicati all'arredamento e all'interior design vanno di pari passo con l'attenzione nei confronti dell'ambiente, oltre che prendere spunto dalle forme presenti in natura per creare elementi di arredo unici e funzionali.
L'obiettivo, quindi, non è solo arredare edifici e uffici, ma anche sensibilizzare i consumatori nei confronti di alcuni temi, come l'ecologia e il riciclo creativo.
Se ci pensi, la legge della conservazione della massa di Lavoisier sottolinea l'essenza stessa dei cicli naturali, sostenendo che in natura nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Questo vuol dire che la biomimetica spinge architetti ed interior designer a sfruttare materiali di risulta, trasformando un oggetto apparentemente inutile e destinato alla discarica in un elemento di design.
In natura, in effetti, non esistono rifiuti.
In un recente articolo pubblicato sul nostro blog ti abbiamo parlato di stampanti 3D e realtà aumentata applicati all'arredamento d'interni, sottolineando come le nuove tecnologie abbiano consentito ai professionisti del settore di progettare e realizzare mobili, complementi d'arredo ed accessori sempre più complessi, nelle forme e nella struttura.
Unendo biologia e tecnologia, gli interior designer possono superare i limiti produttivi del passato, creando oggetti ispirandosi alla natura.
Un esempio?
Neri Oxman, architetto e designer israeliana, docente al MIT di Boston, ha applicato i principi della biomimetica al suo lavoro, creando oggetti stupefacenti, come Gemini, una chaise-longue ispirata al ventre materno.
La chaise è progettata con superfici curve che tendono a riflettere il suono verso l'interno. La struttura superficiale disperde il suono e lo riflette nella pelle stampata in 3D che assorbe quel suono e crea un ambiente fonoassorbente, molto tranquillo e silenzioso. Abbiamo utilizzato 44 materiali, 44 materiali digitali con combinazioni meccaniche predefinite per variare il grado di elasticità, variando così il grado di assorbimento del suono in base alla curvatura
Questo è quanto dichiarato dalla stessa Oxman a proposito della sua sedia Gemini.
Quando la biologia si fonde alla tecnologia, non c'è limite a ciò che l'ingegno umano può creare e produrre, nel rispetto della natura e dell'ambiente.
Quelli indicati in questo articolo sono solo alcuni degli esempi più noti di biomimetica, ma l'innovazione tecnologica e una sempre maggiore attenzione verso questi temi ci fa pensare che il futuro ci presenterà non poche sorprese.
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Non parlo di cose che non conosco, quindi parlo poco. Se posso, scrivo. Le cuffie dell'iPhone sono il mio scudo contro le chiacchiere inutili.
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