Nato ad Aachen (Aquisgrana) con il nome di Maria Ludwig Michael Mies, è il più giovane di cinque fratelli.
Il padre Michael Mies è uno scalpellino. Aiuta a gestire la cava di famiglia e frequenta la Domschule, anche se non prende mai il diploma. Nel 1905 si trasferisce a Berlino, dove lavora senza salario in vari cantieri della città. Questo fino a quando non entra nello studio di Bruno Paul, come disegnatore, dove inizia ad apprendere i primi rudimenti di architettura. Qui riceve il suo primo incarico, Casa Riehl a Neubabelsberg, nel Potsdam-Babelsberg, (1906).
Dal 1906 al 1908 frequenta sia la Kunstgewerbeschule che la Hochschule für bildende Künste. Nel 1907 entra nello studio di Peter Behrens, architetto di fama internazionale, dove rimane fino al 1912 (lavoreranno lì anche Gropius e Le Corbusier). Sotto l'influenza di Behrens, Mies sviluppa un approccio stilistico basato su una tecnica strutturale avanzata ed il Classicismo Prussiano. Sviluppa anche una simpatia per il "credo" estetico sia del costruttivismo Russo che del gruppo del De Stijl Olandese. Prende grande ispirazione dalle opere di Karl Friedrich Schinkel, per le sue architetture in acciaio e vetro.
Nel 1907 Mies van der Rohe entra nel Deutscher Werkbund, associazione di artisti, architetti ed artigiani tra i cui soci fondatori figurano anche Peter Berehns e Bruno Taut.
Nel 1910 Mies torna nella città natale e partecipa assieme al fratello Ewald al concorso per il Monumento commemorativo a Bismarck. Nello stesso anno progetta Casa Perls a Berlino.
Nel 1912 lascia lo studio di Behrens e l'anno successivo apre il proprio studio a Berlino. È dello stesso anno il matrimonio con Ada Bruhn, dalla quale avrà tre figlie Dorothea, Marianne e Waltraut. La famiglia decide di trasferirsi a Berlino: Am Karlsbad 24 diventa l'indirizzo anche del suo studio.
Nel 1921 partecipa al concorso per un grattacielo sulla Friedrichstrasse, primo di una serie di progetti mai realizzati, a cui si aggiungono Grattacielo in vetro (1922), Edificio in cemento armato per uffici, Casa in campagna in cemento armato (1923), Casa in campagna in mattoni (1924) e Casa a tre corti (1934).
Mies lavora con la rivista G. Material fur elementare Gestaltung, che nasce nel luglio 1923. I suoi contributi maggiori alla filosofia architettonica dei tardi anni venti e trenta li dà come direttore artistico del progetto Weissenhof, sponsorizzato dal Deutscher Werkbund e come direttore della Bauhaus. Durante questo periodo progettò numerosi edifici, tra i quali il Padiglione di Barcellona (inclusi gli arredi interni e la celebre poltrona Barcelona) e la Villa Tugendhat.
Nei tardi anni trenta dovette lasciare il paese, amareggiato, per l'ascesa del potere nazista. Quando arrivò negli Stati Uniti, la sua influenza come designer era già notevole: era stato il direttore della scuola del Bauhaus per molti anni ed aveva vinto numerosi ed importanti concorsi per la progettazione di opere architettoniche.
Famoso per i suoi motti "il meno è più" (less is more) e "Dio è nei dettagli" (God is in the details), Mies cercò di creare spazi contemplativi, neutrali, attraverso un'architettura basata su un'onestà materiale ed integrità strutturale, con uno studio esemplare del particolare architettonico.
Negli ultimi vent'anni di vita, Mies van der Rohe giunse alla visione di un'architettura monumentale "pelle e ossa" ("skin and bone"). I suoi ultimi lavori offrono la visione di una vita dedicata all'idea di un'architettura universale semplificata ed essenziale.
Mies van der Rohe si stabilì a Chicago, dove divenne il preside della scuola di architettura al Chicago's Armour Institute of Technology (più tardi rinominato Illinois Institute of Technology - IIT). La sua condizione, accettando il posto, fu che gli fosse concesso di ridisegnare il campus. Alcuni dei suoi più famosi edifici si trovano ancora qui, come la Crown Hall, la sede dell'istituto.
Dal 1946 al 1950, Mies van der Rohe costruì la Casa Farnsworth per Edith Farnsworth, un ricco medico di Chicago. Fu la prima casa costruita da Mies van der Rohe negli USA. La casa è rettangolare, con otto colonne d'acciaio divise in due file parallele. Sospeso tra le colonne si trovano due superfici (il pavimento ed il tetto) ed un semplice spazio abitabile racchiuso da pareti di vetro. Tutti i muri esterni sono di vetro, e l'interno è interamente aperto, fatta eccezione per un'area racchiusa da pannelli di legno contenente due bagni, la cucina e camere di servizio. L'aspetto generale della casa, oltre ai vetri, è di un bianco splendente.
Nel 1958, costruì quella che è considerata l'espressione massima dell'International Style dell'architettura, il Seagram Building, a New York. È un grande edificio di vetro, ma controversialmente Mies van der Rohe scelse di inserire una grande piazza con fontana davanti alla struttura, creando uno spazio aperto a Park Avenue.
Mies van der Rohe disegnò e costruì molti edifici di notevole altezza a Chicago ed in altri luoghi. Tra queste opere figurano il Federal Building (1959), l'IBM Building (1966) e la 860-880 Lake Shore Drive (1948-52).
Nel 1962, ormai anziano e malato, è incaricato di realizzare il museo di arte contemporanea a Berlino. La Neue Nationalgalerie è l'opera più grandiosa e tragica di Mies: un'aula quadrata di quasi sessantacinque metri di lato con un tetto che poggia solo su otto pilastri in acciaio. L'ultimo edificio realizzato da Mies van der Rohe ne consacra la figura ad un'architettura classica senza tempo, paragonabile a quella dei templi greci.
Nel 1963 ha ricevuto la Medaglia presidenziale della libertà dal Presidente Kennedy.
Fonte: it.wikipedia.org
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